Importante partnership con College Life Italia. Intervista al dr. Stefano Radio.

La Roma è lieta di annunciare di avere stretto un importante rapporto di collaborazione con la COLLAGE LIFE ITALIA che si definisce orgogliosamente “Unico ponte istituzionale nel mondo dello sport e dell’istruzione tra Italia e Stati Uniti”. Difatti, sono tantissimi i ragazzi italiani che grazie all’agenzia, nata nel 2013, hanno potuto coronare il sogno di fare sport e studiare in America e dall’anno scorso anche viceversa.
In merito a questa nuova ed importante partnership, abbiamo voluto parlare direttamente con il dr. Stefano Radio, presidente, CEO e Cofondatore della Collage Life Italia.

L’anno scorso eravamo a Firenze – ci dice il dr. Radio – e soprattutto le ragazze che giocavano all’Empoli hanno fatto molto bene contribuendo a far raggiungere alla loro squadra la promozione in serie A. L’idea è Roma femminile come Empoli lo scorso anno. Visto che ci siamo spostati da Firenze a Roma, per noi avere una partnership con una squadra come la vostra che punta sempre a fare molto bene in campionato e, magari, potenzialmente vincerlo è motivo di orgoglio. Queste tre o quattro calciatrici che tramite noi verranno qui in Italia non solo a giocare, ma anche a studiare, potrebbero aiutare, perché no, la squadra giallorossa a vincere il campionato. Noi ci auguriamo di fare la doppietta: Empoli scorso anno e Roma questo. All’Empoli c’erano quattro ragazze che studiavano con noi, due americane e due europee. Lo stesso pensiamo di fare con la Roma. Il livello delle americane è molto alto. Diciamo che la maggiorparte si collocano tra una media serie A ed un’alta serie B. Hanno bisogno di un po’ di ambientamento, ma a livello fisico hanno lo strapotere. Nel femminile qui in Italia se c’è una molto forte fisicamente fa la differenza.”

Ci sono tanti ragazzi italiani che usufruiscono del vostro aiuto?
“Quest’anno partono 120 ragazzi italiani. Adesso siamo a Milano per fare una selezione femminile. Selezioniamo le migliori ragazze per poter far fare loro l’università in America. Invece di decidere se studiare e giocare a calcio ad un livello un po’ più basso qui in Italia perché non riescono a fare entrambe le cose, noi facciamo andare le ragazze in America e diamo loro la possibilità di frequentare per quattro anni lì l’università e giocare in una squadra del Collage. Se c’è una cosa bella in America è che se uno/a è brava in uno sport può studiare gratis. Possono ottenere borse di studio fino a 200/300.000 euro. “

Ci sono esempi importanti di ragazze italiane?
Sì, le nomino, ad esempio, Eleonora Goldoni che dopo aver studiato e giocato quattro anni in America è tornata in Italia con una laurea importante (la Clinic Nutrition conseguita alla East Tennessee State Univercity con il massimo dei voti). Dall’altra parte lo scorso anno avevamo 19 studenti tra ragazzi e ragazze in Italia e quest’anno contiamo di arrivare a 30/35 studenti.”

Con il maschile state lavorando da molto, con il femminile cosa vi aspettate?
Nel maschile siamo molto forti, portiamo tanti ragazzi in America ogni anno più di 100, adesso vogliamo raggiungere lo stesso traguardo con il femminile. Quest’anno partiranno una decina di ragazze, anno prossimo contiamo di farle partire almeno una ventina. E’ una cosa bella anche per le vostre giocatrici. Se c’è qualche ragazza giovane, che ha voglia di fare un’esperienza del genere, ora questa partnership può creare loro anche un canale preferenziale. Inoltre un club normalmente avrebbe difficoltà a trovare giocatrici in America da portare in Italia, con noi invece può. Quindi primo vantaggio le giocatrici forti, secondo vantaggio la visibilità importante che la vostra squadra avrebbe sia in Italia che all’estero attraverso i nostri canali, grazie alla partnership con noi.”

Un’opportunità quindi importante per le ragazze!
Una opportunità da non perdere proprio dalle ragazze brave! Soprattutto perché una ragazza nel calcio femminile, anche se arriva ai massimi livelli, non può vivere solamente di calcio e quindi bisogna pensare a fare anche altro e questo del Collage americano è un’ottima opportunità per fare entrambe le cose.”